Un’ammissione imbarazzante
Uno dei ragazzi, il più alto, fece un timido passo avanti. “Signorina Jane”, cominciò, con voce appena superiore a un sussurro. Jane strinse la presa sulla mazza, con uno sguardo di ghiaccio che non lasciava adito a dubbi. “Non volevamo fare del male”, aggiunse rapidamente il ragazzo, alzando le mani in segno di resa. Jane aggrottò le sopracciglia. “Allora cosa ci facevate nella mia proprietà nel cuore della notte?”
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